MAURO STANTE REGISTA “ La Figura …”
FINE OTTOBRE 2007.
Da anni insegno recitazione e dizione a Cuorgnè. Sono corsi senza limiti di età, patrocinati dal Comune, volti a dare l’opportunità a chiunque di affacciarsi all’affascinante mondo del teatro.
E fu proprio in occasione della presentazione del corso che in una sera autunnale del 2007 conobbi colui che d’ora in poi chiamerò “figura”.
Ero in attesa dei partecipanti alla serata davanti alla biblioteca cittadina e stavo chiacchierando con alcune persone quando, ad un tratto, scorsi una “figura” che, munita di stampella, stava arrancando verso di noi. “E’ qui che si tiene la presentazione del corso di teatro?”. “Sì. Aspettiamo ancora dieci minuti. Se intanto vuole accomodarsi, primo piano a sinistra”.
E nella mia testa: “che gli sarà successo? un incidente? il corso interessa a lui o forse a suo/a figlio/a?”.
La serata scorse piacevolmente. Esposi il mio programma didattico per l’anno accademico e tra un’informazione e qualche domanda alcuni allievi del corso precedente mostrarono brani recitati al saggio di fine corso, in modo da dare agli astanti anche degli esempi pratici.
e proprio durante l’esecuzione dei vari pezzi il mio sguardo andava a quella “figura” timida e impacciata che, seduta in fondo alla sala con la stampella vicina, con occhi attenti e sorridenti “beveva” l’interpretazione dei miei allievi. E capii che ad essere interessata al corso di teatro era proprio la “figura”.
Alla fine della serata mi si avvicinò per dirmi quello che avevo già intuito: era rimasta molto colpita (la “figura”) ed espresse il desiderio di iscriversi alle lezioni.
Come se mi avesse letto nella mente, rispose alla domanda che pensavo ma che, forse per pudore, la mia bocca non riusciva a tradurre in parole: TROMBOSI AD UNA GAMBA! E la stampella sarebbe stato il suo sostegno per chissà quanto tempo!
Lo dico senza vergogna alcuna: nella mia testa passò, molto prosaicamente, una domanda: “E a questo qui che gli faccio fare?”.
FINE MAGGIO 2012.
Ho fatto un gran salto temporale, certo. Ma, del resto, non sono portato per le narrazioni lineari. Preferisco che i flussi dell’anima si manifestino così:
grazie al teatro la “figura”
ha progressivamente e definitivamente abbandonato la stampella,
ha frequentato due anni di corso saltando sul palcoscenico come una molla,
ha recitato e recita in due compagnie teatrali,
ha scritto e con successo pubblicato un libro di poesie ed un romanzo,
ha vinto un premio come miglior attore caratterista,
ha trovato molti amici,
ha recuperato fiducia nella vita,
ha ritrovato i suoi figli dopo un periodo di “buio”,
ha provato la bella sensazione di diventare nonno,
ma soprattutto, per me, in questi quasi cinque anni, ha smesso di essere la “figura con la stampella” per diventare un uomo, un amico, una persona con un nome e cognome: Umberto CORO!
Fiero di averti conosciuto: Mauro STANTE.